IL FESTIVAL

Montello in Filosofia è un Festival annuale che si svolge nel periodo estivo alle pendici del Bosco del Montello, tra i comuni di Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Montebelluna, Nervesa della Battaglia e Volpago del Montello; un festival che mette al centro la Filosofia quale strumento privilegiato per rileggere la contemporaneità.

Cuore del festival è la FILOSOFIA, una filosofia che ritorna al centro della polis, della comunità e per la comunità stessa, una filosofia capace di rivolgersi ad un pubblico ampio ed eterogeneo, attenta alle questioni di vita quotidiana e capace di costruire un dialogo con le altre discipline (letteratura, scienza, psicologia, antrolopogia…). Una filosofia che ritorna al centro della vita pubblica, lontana dallo specialismo accademico ma capace di sperimentare forme e linguaggi nuovi per la sua divulgazione e promozione. Filosofia che diventa strumento di crescita personale e collettiva.

Spettacoli, incontri, passeggiate filosofiche, laboratori di filosofia per bambini, l’offerta culturale del festival privilegia la contaminazione tra i saperi e le arti dello spettacolo, costruendo in ogni edizione un programma eterogeneo che sia sì formativo ma anche di intrattenimento.

IL FESTIVAL

Montello in Filosofia è un Festival annuale che si svolge nel periodo estivo alle pendici del Bosco del Montello, tra i comuni di Crocetta del Montello, Giavera del Montello, Montebelluna, Nervesa della Battaglia e Volpago del Montello; un festival che mette al centro la Filosofia quale strumento privilegiato per rileggere la contemporaneità.

Spettacoli, incontri, passeggiate filosofiche, laboratori di filosofia per bambini, l’offerta culturale del festival privilegia la contaminazione tra i saperi e le arti dello spettacolo, costruendo in ogni edizione un programma eterogeneo che sia sì formativo ma anche di intrattenimento.

Cuore del festival è la FILOSOFIA, una filosofia che ritorna al centro della polis, della comunità e per la comunità stessa, una filosofia capace di rivolgersi ad un pubblico ampio ed eterogeneo, attenta alle questioni di vita quotidiana e capace di costruire un dialogo con le altre discipline (letteratura, scienza, psicologia, antrolopogia…). Una filosofia che ritorna al centro della vita pubblica, lontana dallo specialismo accademico ma capace di sperimentare forme e linguaggi nuovi per la sua divulgazione e promozione. Filosofia che diventa strumento di crescita personale e collettiva.

I LUOGHI

BOSCO DEL MONTELLO

Il Montello è una collina davvero unica. La sua forma fa pensare ad un’isola verde immersa nell’alta pianura trevigiana. Il colle ha forma di un’elisse e si estende per circa 13 km da est ad ovest. Raggiunge la quota massima di 369 metri sul mare e i dislivelli sono dolci garantendo quindi accessibilità in ogni stagione. A nord è lambito dal fiume Piave. Confinante con il Patrimonio Mondiale Unesco delle Colline del Prosecco è un luogo dove l’ambiente e la tradizione si incontrano, e la memoria e l’innovazione sono in equilibrio.

 

ABBAZIA SANT’EUSTACHIO

L’abbazia di Sant’Eustachio era un monastero benedettino soppresso nel Cinquecento e oggi in rovina. I resti sorgono sulle pendici del Montello, in comune di Nervesa della Battaglia. Nelle immediate vicinanze dell’Abbazia si trova il Sacrario del Montello, monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.

VILLA PISANI MONTEBELLUNA

Villa Pisani. A partire dal sesto decennio del ‘600 Anzolo Correr, grande diplomatico e procuratore di S. Marco, intraprende un’ intensissima attività fondiaria a Biadene che culmina con la costruzione di un Palazzo Dominicale il cui assetto ci viene fedelmente restituito dalla mappa dello Spinelli del 1681. La dimora, centro di attività economiche ben testimoniate dalle destinazioni d’uso delle sue cellule, assume, sin dall’inizio, una forte caratterizzazione aristocratica, ben evidente nello splendore degli interni affrescati e nel suo apparire celebrativo e teatrale, quasi una quinta scenica ai piedi del Montello.

 

VILLA SPINEDA GASPARINI LOREDAN VOLPAGO

Il progetto della villa risale al 1753, quando fu commissionata all’architetto Giovanni Miazzi da Marcantonio Spineda de Cattaneis, esponente della nobiltà trevigiana. Il disegno fu però largamente modificato da Francesco Maria Preti, già progettista del Duomo di Castelfranco Veneto e di Villa Pisani di Stra, al fine di raggiungere un maggiore controllo delle proporzioni. Il corpo di fabbrica è tipicamente palladiano, disposto su tre piani, con un pronao tetrastilo composito sovrastato da un timpano, sormontato da tre statue e contenente lo stemma della famiglia Spineda.

 

VILLA WASSERMANN GIAVERA

Villa Meneghetti, meglio conosciuta come villa Wassermann, venne costruita nel 18° secolo su una precedente costruzione di proprietà della Certosa del Montello del 13° secolo, donata al cenobio da una certa Donna Giuliana. Dal punto di vista architettonico l’edificio centrale è caratterizzato da linee semplici di tre piani con finestre rettangolari; nel piano nobile è presente una balconata centrale mentre le adiacenze della villa sono rifacimenti ottocenteschi. Il parco circostante si trova ai piedi del Montello.

VILLA PONTELLO CROCETTA

Il complesso di Villa Pontello comprende l’edificazione di matrice ottocentesca e il parco. Dagli anni ’20 del XX secolo, la struttura è stata adibita a orfanotrofio femminile. Dal 1979 è invece diventato museo della Grande Guerra. Oltre al corpo principale della villa, vi è la barchessa, posta in aderenza, leggermente arretrata, un edificio pertinenziale staccato e il parco di 14.000 mq

I LUOGHI

BOSCO DEL MONTELLO

Il Montello è una collina davvero unica. La sua forma fa pensare ad un’isola verde immersa nell’alta pianura trevigiana. Il colle ha forma di un’elisse e si estende per circa 13 km da est ad ovest. Raggiunge la quota massima di 369 metri sul mare e i dislivelli sono dolci garantendo quindi accessibilità in ogni stagione. A nord è lambito dal fiume Piave. Confinante con il Patrimonio Mondiale Unesco delle Colline del Prosecco è un luogo dove l’ambiente e la tradizione si incontrano, e la memoria e l’innovazione sono in equilibrio.

 

ABBAZIA SANT’EUSTACHIO NERVESA

L’abbazia di Sant’Eustachio era un monastero benedettino soppresso nel Cinquecento e oggi in rovina. I resti sorgono sulle pendici del Montello, in comune di Nervesa della Battaglia. Nelle immediate vicinanze dell’Abbazia si trova il Sacrario del Montello, monumento dedicato ai caduti della prima guerra mondiale.

 

VILLA PISANI MONTEBELLUNA

Villa Pisani, a partire dal sesto decennio del ‘600 Anzolo Correr, grande diplomatico e procuratore di S. Marco, intraprende un’ intensissima attività fondiaria a Biadene che culmina con la costruzione di un Palazzo Dominicale il cui assetto ci viene fedelmente restituito dalla mappa dello Spinelli del 1681. La dimora, centro di attività economiche ben testimoniate dalle destinazioni d’uso delle sue cellule, assume, sin dall’inizio, una forte caratterizzazione aristocratica, ben evidente nello splendore degli interni affrescati e nel suo apparire celebrativo e teatrale, quasi una quinta scenica ai piedi del Montello.

 

VILLA PONTELLO CROCETTA

Il complesso di Villa Pontello comprende l’edificazione di matrice ottocentesca e il parco. Dagli anni ’20 del XX secolo, la struttura è stata adibita a orfanotrofio femminile. Dal 1979 è invece diventato museo della Grande Guerra. Oltre al corpo principale della villa, vi è la barchessa, posta in aderenza, leggermente arretrata, un edificio pertinenziale staccato e il parco di 14.000 mq

VILLA WASSERMANN GIAVERA

Villa Meneghetti, meglio conosciuta come villa Wassermann, venne costruita nel 18° secolo su una precedente costruzione di proprietà della Certosa del Montello del 13° secolo, donata al cenobio da una certa Donna Giuliana. Dal punto di vista architettonico l’edificio centrale è caratterizzato da linee semplici di tre piani con finestre rettangolari; nel piano nobile è presente una balconata centrale mentre le adiacenze della villa sono rifacimenti ottocenteschi. Il parco circostante si trova ai piedi del Montello.

VILLA SPINEDA GASPARINI LOREDAN VOLPAGO

Il progetto della villa risale al 1753, quando fu commissionata all’architetto Giovanni Miazzi da Marcantonio Spineda de Cattaneis, esponente della nobiltà trevigiana. Il disegno fu però largamente modificato da Francesco Maria Preti, già progettista del Duomo di Castelfranco Veneto e di Villa Pisani di Stra. Il corpo di fabbrica è tipicamente palladiano, disposto su tre piani, con un pronao tetrastilo composito sovrastato da un timpano, sormontato da tre statue e contenente lo stemma della famiglia Spineda.